Zelda: Tears of the Kingdom è senza dubbio il titolo tecnicamente più avanzato rilasciato fino a oggi su Nintendo Switch, ma è impressionante anche se lo si confronta con gli open-world delle altre console decisamente più potenti, in quanto nessuno propone meccaniche paragonabili a livello di fisica e interazioni. Com’è stato quindi possibile raggiungere un risultato simile su un hardware oramai “antico” come quello di Switch? Il director Fujibayashi ha parlato di come uno dei suoi desideri per la serie fosse quello di poter far muovere i giocatori senza nessun limite dai cieli fino alla superficie e anche sottoterra, ma sapeva non sarebbe stato possibile con gli hardware precedenti. Con Switch, invece, il team è riuscito nell’impresa e quando egli ha visto il risultato raggiunto, ha pensato “wow, le persone che hanno lavorato su questo sono davvero qualcosa di speciale. Abbiamo delle persone speciali a lavorare su questo titolo“.
