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Nintendo era preoccupata che la violenza in GoldenEye 007 risultasse troppo reale

MEL Magazine ha appena pubblicato un’interessante retrospettiva su quello che è probabilmente uno degli sparatutto più famosi e apprezzati nella storia dei videogiochi: GoldenEye 007.

Il gioco in questione, per i pochi che non dovessero conoscerlo, fu sviluppato da Rare per Nintendo 64 e grazie a quanto riportato dal magazine di cui sopra, veniamo ora a conoscenza di diversi interessanti dettagli riguardanti lo sviluppo.

Edmonds: in alcune delle versioni di testing originali, c’erano degli enormi schizzi di sangue che fuoriuscivano dai nemici quando gli sparavi. Questo è stato ridotto di molto fino a essere solo un breve flash rosso. C’erano alcune preoccupazioni anche sul lasciare i segni rossi sui corpi dei nemici dopo avergli sparato, ma per fortuna questi sono rimasti. Ci sono anche stati dei tentativi di dare un look cinematografico alla prima sequenza, per far capire che tutti i personaggi del gioco ai quali sparavi non erano reali e non morivano davvero, ma erano solo personaggi di un videogioco!

Tutto ciò fa capire quanto fosse conservatrice Nintendo a quei tempi, sebbene questo non abbia mai scoraggiato Rare dal creare i titoli come meglio preferisse, un esempio su tutti Conker, il quale è ancora oggi considerato uno dei giochi più violenti e controversi mai usciti.

Oltre a quanto riportato dal magazine, ricordiamo a chi non lo sapesse ancora un altro aneddoto divertente legato a GoldenEye 007. Miyamoto, dopo aver visto il gioco, propose agli sviluppatori di inserire una scena finale nella quale si vedesse James Bond in ospedale dare la mano a tutti i nemici ai quali aveva sparato nel corso dell’avventura. Per fortuna, però, Rare non la inserì, altrimenti è probabile che ne rideremmo ancora oggi!

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