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Yesterday Origins

Nintendo Switch si sta riempiendo, mese dopo mese, di titoli sempre più meritevoli di essere acquistati e giocati. Dal canto loro – i giocatori – si trovano a dover scegliere tra molti prodotti più che validi e non sempre è facile orientarsi. Alcuni generi, però, sono al giorno d’oggi abbastanza di nicchia. Se siete fans delle avventure grafiche (come il sottoscritto ndr.), ad esempio, non avrete poi tantissima scelta, quindi ogni prodotto del genere a fare la sua comparsa sull’e-shop è meritevole di essere analizzato nel dettaglio, sperando si riveli di valore. L’ultima arrivata è una creazione dei Pendulo Studios, per cui una garanzia, e si chiama in Italia “Yesterday Origins“.

Tra passato e presente
Yesterday Origins è un sequel di New York Crimes, conosciuto da noi come Yesterday. Come il titolo lascia intuire, la storia che vivremo ci porterà a conoscere le origini del protagonista, John Yesterday, ma i fatti si svolgeranno anche successivamente a quelli del primo episodio, facendo si che questo titolo finisca per essere contemporaneamente un prequel e un sequel.

La domanda fondamentale per i giocatori Switch, ovviamente, riguarda il fatto se sia o meno comprensibile la storia anche senza aver giocato il capitolo precedente. La risposta, fortunatamente, è positiva. Certo, aver giocato Yesterday sarebbe altamente consigliato, soprattutto per quanto concerne le fasi di gioco ambientate nel presente e se non lo avete fatto dovrete essere un po’ scaltri a mettere insieme le tessere del puzzle che vi saranno fornite al fine di riuscire a comprendere tutti i riferimenti, ma non è impossibile. La speranza, però, rimane che Pendulo Studio decida di portare su Switch anche il primo capitolo.

Oltre a questo, dopo le fasi di gioco iniziali avrete accesso a un riassunto delle vicende avvenute durante il primo gioco, quindi potrete capire la storia senza troppi problemi.

Questa volta la trama si aprirà con il nostro giovane protagonista condannato a morte dall’Inquisizione nel 1500. Egli verrà salvato da un misterioso monaco, il quale si rivelerà interessato alla sua capacità (considerata demoniaca) di comprendere tutte le lingue esistenti. A questo punto la storia inizierà a saltare tra presente e passato per narrare una vicenda ricca di phatos, avventura e personaggi memorabili.

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Approccio schematico
Yesterday Origins, al contrario di avventure grafiche come Monkey Island o Thimbleweed Park, non adotta una struttura a “mondo aperto”, bensì a schemi chiusi e lineare. Per spiegarci meglio, quello che sarà richiesto al giocatore sarà di risolvere una serie di enigmi in un’ambientazione relativamente piccola, per poi passare alla successiva una volta fatto, avanzando così nella trama.

Tutto il necessario per riuscire a raggiungere i propri obbiettivi sarà sempre presente nei luoghi dove vi troverete e non potrete conservare gli oggetti raccolti passando da un ambiente all’altro. Ogni tanto, però, potrete cooperare con un compagno, switchando tra uno e l’altro per arrivare alle soluzioni. Se questa cosa da una parte aiuta a non fare confusione e limita le possibilità di interazione, non si può certo considerare Yesterday Origins un titolo semplice, infatti la grande esperienza degli sviluppatori nel genere si fa sentire e i puzzle da completare saranno tutt’altro che facili. Perlopiù, non è presente durante il gioco un sistema di aiuti, quindi preparatevi a spremere per bene le meningi.

Gli enigmi, per essere risolti, richiedono spesso la combinazione di oggetti e “deduzioni”, oltre l’interazione con i personaggi che incontreremo. La modalità con la quale è possibile combinare tutto ciò che avremo trovato e dedotto è anch’essa molto schematica e ben realizzata, cosa che aiuta a non rendere frustrante l’esperienza anche durante i momenti più complessi. Dovete comunque tenere a mente che la curva di apprendimento non è docile e se non siete avvezzi al genere, rischierete di trovarvi in difficoltà già nella primissima ambientazione.

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Superato quello che potrebbe essere un piccolo scoglio per alcuni, per l’appunto il livello di difficoltà, vi troverete però tra le mani un vero gioiello di ingegno, con moltissimi puzzle studiati nei minimi particolari e mai impossibili da comprendere. Il gioco, infatti, è verosimile e questo fa sì che le operazioni da svolgere per avanzare siano sempre comprensibili e mai dettate dal caso (qualcuno ha detto il pollo con carrucola di Monkey Island? ndr.). A essere notevole, poi, è anche la narrazione, la quale si dipana grazie a cutscenes e dialoghi tra personaggi, i quali vanno seguiti con attenzione perché spesso aiutano a raggiungere le soluzioni.

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Qualche intoppo tecnico
A livello tecnico il porting di Yesterday Origins su Switch è solido, con caricamenti veloci e un’ottima nitidezza delle immagini, sia su portatile che su TV. Quello che non convince appieno, però, è la scarsa reattività dei comandi (non è possibile utilizzare il touch screen per muoversi), i quali soffrono di un certo lag in alcune ambientazioni particolarmente complessa, con visibili e percepibili cali di framerate. Il problema, visto lo stile di gioco, è marginale, però speriamo che gli sviluppatori rilascino presto una patch per risolvere.

Tolto questo, lo stile grafico del titolo è davvero valido, con ambientazioni disegnate a mano, ma cosparse di elementi 3D con i quali è possibile interagire. Le animazioni sono semplici, ma efficaci e molto caratteristiche per tutti i personaggi che incontreremo. In generale, il design del gioco fa quasi sembrare di avere tra le mani un fumetto interattivo, veramente bello da vedere. La componente sonora, poi, sia per quanto riguarda gli effetti ambientali che per il doppiaggio (inglese, ma con sottotitoli) è di altissimo livello e giocando con un bel paio di cuffie ci si ritroverà immersi in un mondo curato nei minimi dettagli.

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Un altro gioiello
Yesterday Origins si aggiunge alla nutrita schiera di giochi più che validi presenti su Switch. Se siete fans delle avventure grafiche o se volete provarne una di spessore perché non l’avete mai fatto prima, allora potete lanciarvi senza paura su questo gioco, non rimarrete delusi. Nel caso siate dei neofiti, però, preparatevi ad armarvi di pazienza, perché la difficoltà media è abbastanza elevata. In ogni caso, anche questa volta Pendulo Studios ci ha deliziati con un lavoro di alta qualità, per cui speriamo il titolo sia un successo anche commerciale e convinca gli sviluppatori a portare il resto del loro repertorio su Switch!

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