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Hideki Kamiya racconta un sacco di retroscena sullo sviluppo di Resident Evil 2

Hideki Kamiya, storico director conosciuto per capolavori quali Resident Evil 2, Devil May Cry, Viewtiful Joe, Okami, Bayonetta The Wonderful 101, per festeggiare i 20 anni dall’uscita di Resident Evil 2 ha postato sul proprio Twitter un sacco di retroscena interessantissimi sullo sviluppo del gioco. Noi li abbiamo tradotti e ve li raccontiamo qui di seguito!

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Mi ricordo molto bene il giorno nel quale fui scelto come director di Resident Evil 2. Non molto tempo dopo che lo sviluppo di Resident Evil 1 finì, Mikami mi chiamò nella sala riunioni e mi chiese se fossi interessato ad essere il director di Resident Evil 2. Resident Evil 2 fu il primo gioco che mi trovai a dirigere, perciò ha un posto speciale nelle mie memorie. Avevo solamente 25 anni a quei tempi e veramente poca esperienza, quindi ero preoccupato dall’essere io a dirigere e non mi sono goduto per nulla il mio lavoro. Ho preso anche molte decisioni sbagliate e sicuramente saprete che ad un certo punto dovemmo persino ripartire da capo (la versione del gioco scartata è quella che adesso viene conosciuta come Resident Evil 1.5).

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Fortunatamente, Mikami e lo scrittore Noboru Sugimura, così come molti altri membri dello staff mi vennero in aiuto, quindi fummo in grado di concludere il progetto in modo sicuro prima di distribuirlo al mondo intero. Sugimura era abbastanza anziano da poter essere mio padre e quando guardò Resident Evil 1.5 nelle prime fasi dello sviluppo, fu la persona ad avvisarmi di ricominciare da capo e mi diede tutto il coraggio per riuscire nell’impresa. 

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Dopo questo, io e lui ci riunimmo in una sala riunioni per diverse settimane consecutive, urlandoci contro di tanto in tanto (o tutto il tempo?) e uscendo per andare a bere un drink dopo il lavoro (urlandoci ancora un po’ contro), prima che lo script fosse finito. Io non avevo esperienza nel scrivere degli script, quindi mi affidai al mio vigore di gioventù per spingere sempre avanti, e Sugimura non fu mai spaventato dal tenermi testa, il che fu un grande aiuto.

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Ho imparato tante grandi cose da lui ed ho utilizzato quello che mi ha insegnato per scrivere gli scripts di Devil May Cry, Viewtiful Joe e anche Okami. Sfortunatamente, Sugimura morì proprio mentre stavo lavorando ad Okami. Ancora oggi mi chiedo cosa mi avrebbe detto se avesse avuto la possibilità di giocarci. Ho così tante memorie riguardo Resident Evil 2… è anche stata la prima volta in cui Capcom ha registrato un doppiaggio oltreoceano, quindi stavamo scoprendo le cose mentre si presentavano. Per me è stata anche la prima volta all’estero per lavoro.

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Mi ricordo in modo vivido il primo giorno nel quale arrivai nello studio in Canada, il nostro interprete di colpo disse “Ho avuto un problema di stomaco, quindi sto tornando all’hotel”. Per cui fui io a dover dirigere il doppiaggio facendo dei gesti ed usando il mio scarso inglese… Durante la sessione ho voluto aggiungere la linea di dialogo di Claire che diceva “Chris, ti devo trovare”, questo senza ottenere l’approvazione di Sugimura e mentre lui già stava scrivendo la storia per Code: Veronica. Lui si arrabbiò con me perchè dovette cambiare di nuovo lo script solo per questa frase.

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Penso fu anche la prima volta in cui Capcom lavorò con uno studio esterno per la Computer Grafica e ricordo di aver avuto diversi incontri con Mr. Sasaki di Imagica per creare le cutscenes in-game del gioco utilizzando il motion capture, il che era abbastanza inusuale ai tempi. Visto che ero così giovane non avevo paura di fare nulla, perciò mi settai alcuni grossi traguardi da raggiungere ed incautamente inserii il “zapping system” (una storia diversa con situazioni diverse per ogni personaggio giocabile ndr.), così questo ci obbligò a mettere il gioco su 2 CD proprio nella fase finale dello sviluppo.

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Per scappare dallo stress lavorativo, iniziai a bere “Brandy on the Rocks” tutte le notti, arrivando all’ufficio in “hanghover” il giorno dopo e dormendo in una sala riunioni vuota durante la pausa pranzo. Ah, com’ero giovane! Tutti questi ricordi sono tesori inestimabili per me. Non c’è onore più grande per me di vedere quanto ancora tutti voi amate Resident Evil 2 oggigiorno. Continuerò a lavorare duramente così che possa portarvi molti altri giochi di quel calibro!

Insomma, una storia veramente stupenda su uno dei giochi horror più importanti di sempre! A questo punto non vediamo l’ora di scoprire qualcosa di più sul remake al quale Capcom sta lavorando.

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