Durante un podcast su Youtube, Giles Goddard, famoso per essere stato uno dei primi dipendenti Occidentali di Nintendo in Giappone, nonché il programmatore della “faccia di Mario” in apertura a Super Mario 64, ha rivelato di aver in passato proposto a Nintendo l’idea di un F-Zero “ultra realistico”. Giles lo avrebbe voluto creare da esterno con lo studio di cui è fondatore, Vitei e ne aveva anche prodotto una demo per Switch. Il gioco era completamente basato sulla fisica e le navicelle stavano in aria grazie a 4 propulsori posti al di sotto di esse che interagivano realisticamente con le superfici. Grazie a questo, poteva capitare di danneggiare uno dei propulsori, così che il mezzo avesse problemi a gravitare, oppure rompendone 2 poteva ribaltarsi e così via. L’idea però fu respinta da Nintendo in quanto lo studio era composto da sole 22 persone e secondo la casa di Kyoto non erano abbastanza per il progetto, sebbene Giles avrebbe voluto espandere lo studio con gli eventuali fondi messi a disposizione per creare il gioco.